Cera bianca.
Plumbei ricordi;
stranamente il tuo tronco si curva
e suda gocce pesanti.
La fiammella stressata dal soffio
è un fluttuo ubriaco
effonde sbuffi di fumo nero
che raccolgo con mani
consce di non raccogliere nulla.
Stranamente il tuo tronco si scioglie
e in quel mare solido di materia cerosa
mi ritrovo passivo affondato
immerso dalla bruma invernale
dall’essere più niente;
statico come fossile
incerto come domani.
venerdì 4 luglio 2008
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