sabato 8 novembre 2008

Ripercosso da un fauno

Nel silenzio della notte ho sciolto un nodo
ed il brusio ha scosso un eco
- dolce e fragoroso come il vento sulle foglie –
simile ad un sorriso.
Allora ho atteso che il ruscello
smettesse di sudare tra i ciottoli di un alveo
e mi sono specchiato
non temendo più il volto felice.
Ho pianto e ci ho sputato dentro
annaspando in cerca di quel viso fatto d’acqua
che in miliardi di gocce cristalline
ha rimasto sulla mano ansimante
sabbia, pietre ed un oblio malinconico!

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