giovedì 6 novembre 2008

Spasimi

Ingoiato nella mia solitudine
assorto in raggi notturni
simili a fili di ghiaccio
spasimo
- ai riflessi di luna-
pestando acquitrini
come specchi da infrangere.

Goccia dopo goccia inumidisco!

Del nuovo autunno
ricorderò foglie...foglie fragili,
cadenti, moribonde, vecchie
passate.

Nunzia, spero nei tuoi occhi di mare
un dio diverso
augurandomi di viverti
sino al tardo giorno dei miei anni!

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