Oggi (solo oggi) mi lede la totale assenza di spazio, la finitudine della casa, delle mura quadrate. In giardino c'è tanta erba, ma non quella che m'occorre...
E' come se attendessi, senza attendere, l'attesa di qualcosa; quindi niente...quindi tutto, o forse qualcosa di niente...di tutto!
Lo snervante desiderio di andare passivamente (senza andare affatto) solo per il concetto dinamico di fare, andare nella e/o con la staticità delle cose, del fatto stesso che vado senza andare: le antinomie, amici miei, le nostre, le mie antinomie: il principio e la fine, l'arte non artistica dell'arte
VIVO L'INTIMISMO PIU' ESTREMO, ATROCE!!!
poeta folle redento
Vi voglio bene
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