Ho pianto troppo a lungo la tua partenza
per chiamarla malinconia
la figura che manca a questa casa
alle mie ossa
è assenza, spazio vuoto
collera, amara solitudine
-tortura cinese-
stillicidio
l’acool e l’estesa ebbrezza
non assopiscono la frenesia amara.
Il tempo:
battito pesante di catene
schiavitù
oppressione, offesa
piatto di pietre
bicchiere di sabbia.
Scrivo
come pugnalare il cuore
inferocire la violenza d’un ricordo
del tuo ricordo
della tua figura che manca
a questa casa, alle mie ossa
alla mia finitudine
distesa sull’infinito del tuo sguardo
che vive
in questa casa
nelle mie ossa.
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