venerdì 23 ottobre 2009

Storia d'una spiaggia innocente

L’acqua vela il tuo corpo
lo scopre,
agitato
- bottiglia vuota-
tra la risacca che cresce ed abbandona la sabbia.

Profumi di mare
del mio mare!

Hai cadenza delle onde
il sorriso sgrana nella spuma
saliva e schiuma mi baciano in bocca
e stringo il corpo
come tenere una conchiglia bianca nelle mani umide
ma tu sei bruna
hai pelle d’oliva ed acqua viva per occhi
le gambe - tronchi di noce-
e l’oro di Buddha sulla fronte.
Il mistero del crepuscolo sulle labbra
la notte
profonda, salmastra, odorosa, universale
del tuo sonno che mi respira accanto.

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